sperando che la lettura di questa citazione faccia capire che dire che l’aumento dei contributi, proposto, è necessario per adeguarsi all'”inflazione”, è un po’ come dire una cosa non vera.

A SEGUITO DI ALLARMANTI NOTIZIE RIGUARDANTI ALCUNI INASPRIMENTI DEI VERSAMENTI PREVIDENZIALI CASSA, ANCORA DA APPROVARE, NON CI FAREBBE MALE RIPASSARE ALCUNE NOZIONI DI BASE:
……”Come vengono rappresentati (causa finzione giuridica) i versamenti cassa previdenza, come entrate ricavo ( componente positivo di reddito) e non come debito (passività dello stato patrimoniale). 
Conseguentemente vengono  rappresentati i pagamenti di pensione come costo (componente negativo di reddito) e non come pagamento di debito (diminuzione di passività dello stato patrimoniale). 
Si evince un  meccanismo non logico, secondo ragioneria e le scienze delle finanze, di composizione del bilancio;  i numeri che  ne derivano sono inidonei in quanto la rappresentazione e errata e manca la posta contabile più importante: il debito residuo statistico sui versamenti contributivi.
Quindi essendo il futuro proiettato su tre elementi stimabili
 probabili, se non certi quali:
a) la riduzione costante degli iscritti attivi nella professione
b) la diminuzione di speranza di vita sopratutto sotto i 60 anni
c) la riduzione della redditività prospettica
appare palese che la richiesta di osservare la normativa in essere di fatto,  TRAMUTA PARTE DEI CONTRIBUTI IN IMPOSTE.
Come i conoscitori dell’ economia aziendale ( ragioneria) sanno la diminuzione degli iscritti attivi e l’ aumento dei pensionati deve gradatamente portare alla erosione sino alla consumazione del patrimonio della cassa di previdenza al pagamento della ultima rata di pensione all’ ultimo associato vivente;  quindi riassumendo quando gli iscritti diminuiscono le entrate devono essere inferiori alle uscite ed il patrimonio ( l’ attivo) decrementarsi“……. cit.
AUGURANDO A TUTTI, IN PARTICOLAR MODO AI DELEGATI CASSA, BUON LAVORO
La Presidente uscente di Geomobilitati
Giovanna Pogliani