ACQUE SINDACALI AGITATE ALLA CASSA GEOMETRI… <<il Presidente Buono ha ritenuto opportuno presiedere la delegazione trattante, assumendo da subito un atteggiamento chiaramente non in linea con quanto fatto con il rinnovo del CCNL. L’Amministrazione, a trattativa iniziata, ha modificato con un ordine di servizio l’orario di lavoro con la scusa della non ultrattività del Contratto integrativo, non prevedendo alcuna flessibilità, (cosa gravissima anche in considerazione della grave condizione pandemica in cui versa il Paese); ha sospeso tutte le erogazioni mensili legate al Premio di risultato; non ha applicato il CCNL vigente in ordine all’indennità per gli apicali; ha emanato ordini di servizio volti solo, crediamo, ad aumentare la tensione interna; ha prospettato (minacciato?), con comunicazione scritta, di rivedere le condizioni economiche in caso di mancata piena condivisione di quanto richiesto dalla Cassa; ha diffuso comunicazioni direttamente ai dipendenti comunicando di volta in volta le decisioni unilateralmente adottate, il tutto azzerando ogni forma di confronto e ciò in palese violazione di tutte le disposizioni del CCNL vigente. Un atteggiamento che francamente ci risulta incomprensibile, immotivato e assolutamente inaccettabile, nemmeno alla luce della situazione emergenziale derivante dal Covid 19….
… In un quadro generale, per alcuni Enti del nostro settore, di profondo deterioramento della situazione economico patrimoniale (INPGI, Cassa Ragionieri, la stessa Cassa Geometri…) troviamo intollerabile l’atteggiamento dei vertici della CIPAG che riduce il confronto, fattore di crescita, ad una serie di “concessioni” dal sapore paternalistico e padronale tipico di contesti ormai fortunatamente fuori dalla storia, e assolutamente ingiustificati viste le condizioni in essere, del Sistema Paese in generale, ma ancor più se considerate le condizioni dell’Ente in questione…
…Riteniamo non più ammissibili, nel perimetro degli Enti aderenti all’Adepp, azioni unilaterali, provocatorie, che allontanano dai reali problemi che invece meriterebbero più cura e attenzione, viste le grandi difficoltà che attraversano i Professionisti…>>

 

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Al Presidente dell’Adepp
Associazione degli Enti Previdenziali Privati Dott. Alberto OLIVETI

E p.c. Al Presidente della CIPAG
Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri Geom. Diego Buono

E p.c. Al Consiglio di Amministrazione della CIPAG Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri

E p.c. Al Collegio dei Sindaci
Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri

 

Gentile Presidente,

il CCNL siglato il 15 gennaio 2020 ha rappresentato il tentativo di dare un contributo, da entrambe le Parti, alla costruzione di una visione di comparto almeno per ciò che riguarda il trattamento del Personale; l’idea che il Lavoratore delle Casse ed Enti di Previdenza dei Professionisti avesse uguali diritti e pari opportunità indipendentemente dall’Ente presso il quale svolga la propria attività, ci era sembrato, e ancora ci sembra, l’elemento cardine su cui far ruotare politiche di crescita e consolidamento dell’azione in favore dei propri assistiti.

Ci troviamo invece, nostro malgrado, a denunciare, in alcuni Enti, un irrigidimento nei rapporti con le Amministrazioni che non giova al proseguimento del percorso collaborativo tra le Parti, totalmente fuori dal contesto affermatosi anche grazie alla funzione svolta dall’AdEPP in occasione dell’ultimo rinnovo del CCNL. In questo senso appaiono abbastanza sconcertanti gli esisti a cui si è giunti nella trattativa presso Cassa Geometri per il rinnovo del contratto di secondo livello.

Un ente che, per citare la relazione finale della Commissione di vigilanza Bicamerale nella parte in cui riferisce dell’audizione della Corte dei Conti dello scorso 28 maggio, si trova in una “situazione critica”.

Nonostante questo però, il Presidente Buono ha ritenuto opportuno presiedere la delegazione trattante, assumendo da subito un atteggiamento chiaramente non in linea con quanto fatto con il rinnovo del CCNL. L’Amministrazione, a trattativa iniziata, ha modificato con un ordine di servizio l’orario di lavoro con la scusa della non ultrattività del Contratto integrativo, non prevedendo alcuna flessibilità, (cosa gravissima anche in considerazione della grave condizione pandemica in cui versa il Paese); ha sospeso tutte le erogazioni mensili legate al Premio di risultato; non ha applicato il CCNL vigente in ordine all’indennità per gli apicali; ha emanato ordini di servizio volti solo, crediamo, ad aumentare la tensione interna; ha prospettato (minacciato?), con comunicazione scritta, di rivedere le condizioni economiche in caso di mancata piena condivisione di quanto richiesto dalla Cassa; ha diffuso comunicazioni direttamente ai

dipendenti comunicando di volta in volta le decisioni unilateralmente adottate, il tutto azzerando ogni forma di confronto e ciò in palese violazione di tutte le disposizioni del CCNL vigente. Un atteggiamento che francamente ci risulta incomprensibile, immotivato e assolutamente inaccettabile, nemmeno alla luce della situazione emergenziale derivante dal Covid 19.

Per quanto riguarda le Scriventi, la posizione tenuta fino ad oggi, nonostante la non piena condivisione delle ragioni sottostanti le richieste di cambiamento in pejus degli istituti contrattuali, ha visto il prevalere del riconoscimento delle esigenze manifestate dall’Amministrazione nella persona del suo Presidente. Ne siano prova le diciotto (!?) sessioni di lavoro, in cui probabilmente si è voluto solo procrastinare tempi e risposte, confondendo il senso di responsabilità, volto alla sottoscrizione di un accordo, con arrendevolezza delle OO.SS..

La netta chiusura ampiamente dimostrata dall’Amministrazione, arroccata nel voler sottrarre l’orario di lavoro dal tavolo di trattativa pur in presenza di precisi vincoli contrattuali (artt. 2.3 e 46), è stata ribadita anche con il fallimento del tentativo di raffreddamento e conciliazione esperito in sede ministeriale, concluso con un verbale negativo per il rifiuto della Cassa a riaprire la trattativa venendo incontro alle richieste dei Lavoratori.

In un quadro generale, per alcuni Enti del nostro settore, di profondo deterioramento della situazione economico patrimoniale (INPGI, Cassa Ragionieri, la stessa Cassa Geometri…) troviamo intollerabile l’atteggiamento dei vertici della CIPAG che riduce il confronto, fattore di crescita, ad una serie di “concessioni” dal sapore paternalistico e padronale tipico di contesti ormai fortunatamente fuori dalla storia, e assolutamente ingiustificati viste le condizioni in essere, del Sistema Paese in generale, ma ancor più se considerate le condizioni dell’Ente in questione.

Questa modalità di gestione getta lunghe ombre sui risultati conseguiti con la stipula del CCNL e non è di buon auspicio per l’avviarsi del rinnovo per il triennio 2022/2024.

Riteniamo non più ammissibili, nel perimetro degli Enti aderenti all’Adepp, azioni unilaterali, provocatorie, che allontanano dai reali problemi che invece meriterebbero più cura e attenzione, viste le grandi difficoltà che attraversano i Professionisti. Attenzione che logica vorrebbe articolata su una condivisione di intenti tra i rappresentati delle Casse e le OO.SS., che invece viene provocatoriamente sabotata da chi ritiene di poter rappresentare il cambiamento senza il coinvolgimento dei lavoratori.

Da parte nostra continueremo, pervicacemente, a sostenere un altro sistema delle relazioni industriali, un sistema di rapporti costruttivo reintrodotto con la sottoscrizione del CCNL, tutelando il rispetto della dignità dei lavoratori tutti, iscritti e non, che nella difficoltà di rapporti sindacali subiscono pressioni inaccettabili al fine di contrastare l’azione sindacale.

Si richiede, pertanto, all’Adepp ex art. 2.8 del CCNL di attivare una sessione in sede nazionale.

Roma, 11 febbraio 2021

CGIL FP Migliorini – CISL FP Ladogana – UIL PA Romano – UGL TERZIARIO Gismondi – CISAL FIALP Petrillo – CONFSAL UNSA  Ciaraldi -USB Ripa

 

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